lunedì 11 dicembre 2017

IL MEGLIO DEL PEGGIO





"Questa vicenda mi lascia un senso di tristezza addosso. Il problema non sono le dimissioni di Cancellieri. Il problema è che è in gioco la fiducia verso le istituzioni. Io, al suo posto, mi sarei dimessa".

Così sentenziava Maria Elena Boschi da Laterina quando, ancora in veste di semplice parlamentare e icona della rottamazione renziana, prendeva le distanze dall'allora ministra della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. Correva l'anno 2013 e la futura ministra delle Riforme puntò il dito contro la Gurdiasigilli del governo Letta, indagata dalla Procura di Roma per avere mentito ai Pm sulle sue telefonate con Antonino Ligresti, fratello di Salvatore, arrestato insieme alle figlie nell'ambito dell'inchiesta su Fonsai. Sono trascorsi ben 4 lustri e ora che la "mala sorte" sembra essersi accanita contro il babbo Pier Luigi, coinvolto nel dissesto di Banca Etruria di cui era vicepresidente, Monna Maria Elena si chiude a riccio. A chi l'accusa di conflitto di interessi e familismo, lancia strali a piè sospinto. E non solo. In questi giorni ha presentato una querela (peraltro tardiva) a Ferruccio De Bortoli, "reo" di averla accusata di una richiesta di soccorso in favore di Banca Etruria all'a.d.di Unicredit, Federico Ghizzoni. Maria Elena respinge al mittente ogni addebito: nessun opportunismo, nessuna trama opaca di relazioni amicali e parentali possono esserle attribuiti, con buona pace dei tanti risparmiatori, vittime delle azioni truffaldine dei colletti bianchi. Cancellieri allora si congedò, ora toccherebbe alla Boschi fare i bagagli. "E' in gioco la fiducia verso le istituzioni", disse a chiare lettere. Evidentemente anche la sottosegretaria di Stato alla presidenza del Consiglio è stata colta nel frattempo da amnesia selettiva. Passano gli anni, cambiano i musicanti, ma la musica è sempre la stessa.

Cleopatra, lunedì 11/12/2017

P.S. Il Meglio del Peggio vi dà appuntamento a gennaio. Buone Feste a tutti.

1 commento:

silvia ha detto...

SiAmo alle solite ...