lunedì 13 novembre 2017

IL MEGLIO DEL PEGGIO





Tutti quelli che " se perdo, lascio la politica", sono rimasti abbarbicati alle cadreghe. Dal ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, a Ernesto Carbone (quello del #ciaone, in seguito al mancato raggiungimento del quorum al referendum sulle trivelle) hanno annunciato dimissioni e dipartite dalla politica in caso di sconfitta, salvo poi ritrovarseli tra i piedi con tanto di promozione. E' il caso della Fata Turchina Boschi, uscita dalla porta secondaria di Palazzo Chigi come ministra per le Riforme, e rientrata magicamente da quella principale in veste di sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio. Un fulgido esempio di coerenza la madrina della bocciata riforma costituzionale. " Anche io lascio se Renzi se ne va: ci assumiamo insieme la responsabilità". Non per niente, è ancora rintanata nella stanza dei bottoni, per dirla alla Pietro Nenni. E che dire di Matteo da Rignano, l'ex Premier delle Meraviglie? A lui spetta il palmares della coerenza tout court. Nel periodo antecedente il referendum costituzionale, pronunciò con la solita spocchia le seguenti parole: "Facendo un gesto di coraggio ma anche di dignità, ho detto che se perdo il referendum, non è soltanto che vado a casa, ma che smetto di fare politica". Se le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti nel film "Palombella Rossa", dopo il tracollo del Pd alle ultime tornate elettorali, Renzi avrebbe dovuto fare fagotto. Le batoste collezionate in Liguria, a Roma, Torino e, da ultimo, in Sicilia, non lo hanno rinsavito. Anzi, da genio incompreso quale si sente, alza pure la posta in gioco: "Sono mesi che cercano di mettermi da parte, ma non ci riusciranno nemmeno stavolta...alle elezioni, se il Pd fa il Pd e smette di litigare al proprio interno, possiamo raggiungere, insieme ai nostri compagni di viaggio, la percentuale che abbiamo preso nelle due volte in cui ho guidato la campagna elettorale: il 40%, raggiunto sia alle Europee che al referendum". "Cambiare verso" era lo slogan di Matteone, ma è ormai chiaro che si riferiva a un suono onomatopeico.

Cleopatra, lunedì 13/11/2017  

1 commento:

Ezzelino da Romano ha detto...

Io finora ne ho visto solo uno che ha detto che se ne andava e se ne è andato.
Enrico Letta.