domenica 26 ottobre 2014

OLD SALT UNION – BRIDGE




Una copertina così richiama immediatamente alla memoria quella di The Captain And Me dei Doobie Brothers. La musica degli Old Salt Union, tuttavia, si muove in altri territori rispetto a quelli percorsi dalla band di Tom Johnston. Originari di Belleville, Illinois, questo giovane quintetto, composto da John Brighton (Violino, Mandolino, Voce), Dustin Eiskant (chitarra Acustica, Ukulele, Voce), Jesse Farrar (Basso, Chitarra Acustica, Voce), Ryan Murphey (Banjo, Voce) e Justin Wallace (Mandolino, Chitarra Acustica, Voce), è radicatissimo nel suono roots americano, utilizza gli strumenti tipici della tradizione, per dar vita a un bluegrass frizzante e molto melodico, a cui non è indifferente un certo retrogusto pop. Loro dicono di ispirarsi ai Punch Brothers (ma questi ultimi sono decisamente più alternativi) e ai Widespread Panic (con cui non condividono assolutamente nulla), ma anche dopo un solo ascolto, vengono in mente, semmai, gli Avett Brothers e i Chatam County Line. Vincitori nel 2013 di un Indie Music Chanel Award per la miglior canzone folk dell’anno (Walk Away), gli Old Salt Union, con questo Bridge, secondo album in studio dopo il fortunato esordio di Western Skies (2012), sono oggi una delle più interessanti realtà in ambito bluegrass. Un’ora circa di musica, per quattordici canzoni divertenti, zeppe di ganci melodici e suonate come Dio comanda. Da tenere d’occhio.

VOTO: 7





Blackswan, domenica 26/10/2014

3 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Hai detto bene Blacky ..da tenere a portata di orecchio..
Ottimo banjo e violino...!
Bacissimo!

S. ha detto...

da ascoltare...intrigano, poi usare i mandolini, li cercherò
ciao Nik:)

cri ha detto...

fortuna che ci sei tu a consigliarmi buona musica!!!