domenica 20 febbraio 2011

SILVIO L'AFRICANO


Questa mattina ho fatto colazione con uno yogurth e un succo di frutta.Non ho bevuto grappa,né mi son fatto una canna.Quindi,quello che sto per scrivere non è il frutto di un delirio da sostanze psicotrope o alcol,anche se io stesso stento a crederci,ma la pura verità.Tanto surreale,peraltro,da apparire una barzelletta o una di quelle improbabili notiziole che compaiono sulla Settimana Enigmistica nella rubrica “ Lo sapevate che “.Sentite un po’.In Ruanda,il ministro dello sport, durante i festeggiamenti per San Valentino,è stato immortalato da un servizio fotografico che lo ritrae abbracciato,in modo non sconcio ma senz’altro voluttuoso,ad una mezza dozzina di allegre signorine.L’alto funzionario,il giorno dopo la pubblicazione delle foto,ha rassegnato le dimissioni,ammettendo che “ immagini del genere non sono adatte a un Ministro”.Il Ruanda,tanto per rinfrescarci la memoria, è quello stato dell’Africa Orientale,dove nel 1994 gli Hutu massacrarono 800.000 tutsi con la stessa nonchalance con cui si raccolgono margheritine di campo.Sempre in Ruanda,nel 2010 si sono svolte le elezioni ( si fa per dire ) presidenziali che hanno visto trionfare con il 93% dei consensi,Paul Kagame,leader del principale partito del paese.Un plebiscito,agevolato dal fatto che alle elezioni non hanno potuto partecipare i leader dei partiti d’opposizione( il vero sogno erotico di Berlusconi,altro che Bunga Bunga ).Giova ricordare, e così do l’ultima pennellata al quadro,che i tre principali quotidiani del paese sono stati chiusi e ogni tanto qualche giornalista viene ritrovato a mangiare l’insalata dalle radici. Insomma,non si può dire che in Ruanda soffino i venti della democrazia e parrebbe che i diritti civili abbiamo la stessa attesa di vita di un vaso di Murano in mano ad un bimbo di tre anni.Eppure,nonostante ciò,il senso per lo Stato e la dignità di chi lo rappresenta hanno un valore superiore a quello percepito nel nostro paese.Nel quale,un anziano che gira con una colata di bitume al posto dei capelli,bestemmia e si esprime con la stessa eleganza di Bombolo in “Regolamento di culi “,millantando di essere un premier,resta saldo alla poltrona nonostante in questi diciassette anni abbia concepito il codice penale come il menù della sua trattoria preferita.Certo,il Ruanda è lontano,e Silvietto nostro preferisce guardare ad un’Africa più evoluta,progressista e democratica,intrattenendo rapporti di amicizia e deferenza con la vicina Libia.Un paese,dove la gente vive libera,nel rispetto dei diritti civili e degli ineludibili bisogni primari.E non è certo colpa di Gheddafi se centoventi nullafacenti comunisti, invece di starsene a casa o nelle fabbriche a produrre,vagabondano per la città ed incappano accidentalmente nella linea di tiro di qualche cecchino appostato sui tetti.Cose che capitano e che sono le inevitabili conseguenze di un aspro,anche se leale,confronto democratico.Che è lo stesso a cui aspirerebbe Berlusconi, se i soliti giudici,bolscevichi e trinariciuti,non continuassero ad impedirglielo.Pertanto,che senso avrebbe disturbare con una telefonata l'amico Gheddafi per uno di quei futili argomenti che non riguardano la figa e nemmeno una fettina di culo ? Sono una persona discreta io,cribbio !
Blackswan,domenica 20/02/2011

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